Patologie infiammatorie dell’anca

Per permettere un’agevole scorrimento tra osso, fasce muscolari e tendini, vicino alle articolazioni sono presenti delle strutture anatomiche simili a delle spugne, le borse, che hanno una funzione ammortizzante e trofica.

Un cattivo movimento, specialmente prolungato nel tempo, uno sforzo o un trauma contusivo possono causare una loro infiammazione (borsite).

Il paziente in questo caso avverte dolore, gonfiore e a volte anche arrossamento. Quando la borsa è infiammata è presente un iper afflusso di sangue: lo scopo del trattamento è impedire il perpetuarsi dell’infiammazione, quindi apporre ghiaccio ed intraprendere una terapia antinfiammatoria. Un’eventuale terapia antibiotica può servire in determinati casi per impedire una sovrainfezione della borsa.

Con la medesima causa possono insorgere le tendiniti: essendo l’articolazione dell’anca situata nella porzione centrale dell’organismo, la stessa è un crocevia di numerosi capi muscolari, quindi con differenti tendini. Una terapia antinfiammatoria sia farmacologica che fisica (laser terapia, ultrasuono-terapia, tecar terapia) associata alla crioterapia (ghiaccio) e al riposo può risolvere la sintomatologia dolorosa. 

Un’altra condizione infiammatoria che coinvolge in questo caso la capsula articolare è causata dal conflitto femoro-acetabolare. Normalmente la testa del femore si articola con la cavità cotiloidea come una sfera viene accolta da una struttura concava: nei casi in cui questa concavità sia troppo accentuata (cotile molto coprente) oppure la testa del femore non sia perfettamente sferica, nei movimenti di apertura dell’anca (abduzione) si può creare una situazione di conflitto tale da infiammare i tessuti presenti. Se una adeguata terapia antinfiammatoria non dovesse avere beneficio in casi selezionati il trattamento chirurgico artroscopico atto a ripristinare una giusta concavità al cotile o sfericità della testa rappresenta una valida alternativa per guarire da questa condizione strutturale.

Per artrite si intende una infiammazione di un’articolazione: il suffisso “-ite” indica un’infiammazione acuta; il suffisso “-osi”, invece quando parliamo di artrosi, sottende viceversa un’infiammazione cronica, con tutta una serie di modificazioni sia biochimiche che strutturali condizionati dal tempo e dal perpetuarsi dell’infiammazione. 

Esistono varie tipi di artriti che interessano l’articolazione dell’anca: specialmente in età giovanile queste possono essere fugaci e transitorie, basta trattarle con un riposo adeguato, specialmente da salti e corse. Rare sono le artriti infettive che colpiscono l’anca: queste possono avvenire solo per via ematogena, cioè batteri già presenti nell’organismo che attraverso il sangue arrivano all’articolazione dell’anca e si bloccano in tal sede. In questo caso è utile un ricovero ospedaliero e una giusta terapia antibiotica. Le artriti da cause immunitarie, cioè anticorpi del nostro organismo che non riconoscono come proprie le strutture che compongono le articolazioni stesse e quindi le attaccano, sono frequenti: la più comune è l’artrite reumatoide.

È molto importante ricordare che non esiste soltanto l’artrite reumatoide: le artriti immunitarie hanno varie sfaccettature, con vario grado e varia modalità di presentazione. Il principio fondamentale di trattamento di ogni patologia infiammatoria è trattare queste condizioni con riposo, adeguata terapia farmacologica e, in questi ultimi casi, una corretta valutazione dal reumatologo per una impostazione di terapia autoimmunitaria. Purtroppo i farmaci ora disponibili non riescono sempre ed in tutti casi a bloccare il processo degenerativo cronico; l’articolazione quindi è destinata a danneggiarsi e l’intervento ortopedico. 

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