Biomeccanica della spalla

La spalla è un sistema formato da quattro articolazioni: sterno-claveare, acromion-claveare, gleno-omerale e scapolo-toracica. Queste insieme collaborano ai movimenti in tutti i piani dello spazio e la gleno-omerale è l’articolazione che ne svolge la maggior parte.

I movimenti principali della spalla sono l’elevazione anteriore, l’abduzione, l’intrarotazione e l’extrarotazione.

Da un punto di vista biomeccanico la stabilità della gleno-omerale è una condizione molto importante, gravata da vari fattori stabilizzanti. Infatti vi è una sproporzione delle dimensioni tra la testa dell’omero, che appare grande, e la cavità glenoidea che è invece più piccola e poco concava, quindi non molto congruente. La capsula articolare è molto ampia e talvolta ridondante. Affinché la testa omerale rimanga centrata a livello della cavità glenoidea, durante  tutti i movimenti, esistono vari elementi che passivamente contribuiscono a tale scopo.

Tra questi abbiamo il cercine glenoideo, struttura fibro-cartilaginea che aumenta del 50% la concavità della glena, le pressione negativa intraarticolare, che svolge un effetto ventosa e le strutture legamentose   (legamento gleno-omerale superiore, medio ed inferiore e legamento coraco-omerale). Sono presenti delle strutture muscolo-tendinee (cuffia dei rotatori, capo lungo del bicipite, muscoli del cingolo scapolo-omerale) che attivamente favoriscono il regolare svolgimento dei movimenti della spalla, impedendo anche la perdita dei rapporti articolari.

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