Per distorsione intendiamo una lesione delle parti molli che si verifica quando il movimento dell’astragalo, alloggiato all’interno del mortaio tibiale, eccede i suoi limiti fisiologici imposti dai legamenti che lo vincolano.
In rapporto alla direzione, allo spostamento e alle forze applicate si distinguono distorsioni di grado I, II o III. I Legamenti Deltoideo, Peroneo Astragaleo Anteriore, Peroneo Calcaneare, e Peroneo Astragaleo Posteriore possono subire una lesione isolata o combinata.
Il grado I e II contempla una distrazione parziale di uno di essi, mentre le distorsioni di grado III sono di fatto rotture legamentose vere e proprie.
La distorsione di I grado è una lesione in cui il legamento della caviglia ha conservato la propria stabilità, con un sovvertimento interstiziale delle fibre. I pazienti che presentano una distorsione di questo tipo in genere possono camminare e dare peso sull’arto leso, e la dolorabilità è presente solo in sede di lesione con un minimo gonfiore localizzato.
La distorsione di II grado invece è più complessa: deve essere applicata una forza in grado di lacerare parzialmente uno o più legamenti. Anche i pazienti che presentano una distorsione di questo tipo possono portare peso sull’arto leso ma accausando vivo dolore. L’edema alla caviglia e il dolore importante indicando la presenza di un considerevole sanguinamento da uno o più legamenti strappati dall’osso. Un attento confronto tra caviglia traumatizzata e quella sana spesso può mostrare un’asimmetria. Biomeccanicamente il legamento è ancora funzionale ma le fibre danneggiate potrebbero causare una sublussazione all’interno del mortaio. In presenza di una lesione di II grado si deve considerare la possibilità di una patologia associata articolare o periarticolare.
Da ultimo, la distorsione di III grado comporta una rottura completa di almeno un legamento. La maggior parte di pazienti che subiscono una simile distorsione non sono in grado di camminare. Il gonfiore è notevole ed in genere è presente un emartro della caviglia. Essa appare tumefatta sia medialmente che lateralmente, al punto tale che è difficile ottenere un adeguato rilassamento dei muscoli peronei all’atto dell’esame obiettivo mediante prove di stabilità funzionale. Il gonfiore (emartro) distende la capsula articolare e la caviglia viene mantenuta in atteggiamento di flessione plantare per ridurre il dolore.
In una distorsione di III grado la possibilità di avere una lesione intrarticolare o periarticolare associata è alta.
Biomeccanica di caviglia applicata a due tipi di distorsione. Durante il movimento di supinazione o inversione (imaggine a sinistra) si genera uno stiramento del compartimento laterale della caviglia con possibilità di lesione del Legamento Peroneo Astragaleo Anteriore. Viceversa, durante il movimento di pronazione o eversione (immagine a destra) lo stiramento avviene a carico del compartimento mediale, con possibile lesione del Legamento Deltoideo.